…sulla strada
La strada è un pullulare di gente che si muove, corre, cammina in fretta, va in auto, in moto, in bicicletta, suona il clacson, si arrabbia o saluta sorridendo…
È piena di attività: ragazzi, giovani, adulti, anziani, volti tristi o sorridenti, di corsa o fermi a chiacchierare (magari con il cane al guinzaglio). La strada parla, suona, canta…
Filmare una strada che si risveglia al mattino. Potremmo posizionare una videocamera in una strada conosciuta a Vicenza e che si anima man mano che la luce del giorno si fa sempre più intensa e poi mostrare tutto in accelerazione per far vedere come il tempo scorre in fretta in una normale giornata di lavoro e poi mostrare, come al tramonto, pian piano tutto si “spegne”…
Sulla strada si vivono EMOZIONI sono queste che ci interessano e, ancora una volta, SENZA MASCHERE.
È proprio il racconto della nostra esperienza della strada che ci interessa, quella che facciamo ogni giorno per vivere la nostra vita quotidiana senza pensarci: siamo di corsa…
Ecco alcune interviste possibili fin da subito:
Un certo Luca: è un clochard di Vicenza e che potremmo intervistare.
Matteo P. del nostro gruppo e che lavora con la Croce Rossa si è reso disponibile per un’intervista assieme ad altri come lui.
Potremmo noi stessi fare l’esperienza dei musicisti sulla strada (Andrea, Giorgia, Arianna…) per vivere l’emozione che questi artisti vivono ogni giorno…
Silvio fa il Rider: è un ex studente del Fogazzaro che ci ha detto di essere disponibile lui e anche con altri…
Il fratello di Riccardo Z. fa il giocoliere sulla strada.
Alessandra (che abbiamo conosciuto recentemente) fa ballare sulle piazze di Vicenza e in altre città del Veneto.
Possiamo intervistare anche quelli che portano la pubblicità delle nostre cassette della posta… gli studenti che sulla strada aspettano l’autobus o qualche familiare o amico che li riporti a casa.
Possiamo intervistare polizia, carabinieri, guardie di finanza, perché ci dicano quali emozioni vivono nel loro lavoro sulla strada.
Persone che lavorano sulla strada magari qualche camionista straniero intervistato nella loro lingua originaria, se è possibile.
Ma c’è anche CHI LA STRADA LA GUARDA DA UNA FINESTRA perché non può accedervi, in quanto malato, in ospedale o in carcere e guarda la strada da un altro punto di vista. Anche queste sono emozioni da raccontare.
Le attività di gruppo (proposta)
Il gruppo scrittura potrebbe redigere un testo con le domande da porre a queste varie categorie di persone e poi trascrivere il testo delle risposte che potrebbero diventare un libretto da regalare il 1^ aprile alla fine della serata in teatro.
Il gruppo video potrebbe fare le videoregistrazioni di queste interviste assieme a chi ha redatto le domande stesse.
Il gruppo musica sta già preparando una canzone. Il gruppo scrittura potrebbe fornire i testi per possibili altri brani di canzoni, prendendo spunto eventualmente anche dalle interviste che riusciremo a realizzare.
La serata del primo aprile
La serata del 1^ Aprile il teatro potrebbe diventare una strada e addirittura, sperando che non piova, potremmo far entrare la gente dal parcheggio come se fosse esso stesso lo spazio di una strada (con dei segnali, delle strisce pedonali o altro), attraverso la quale far entrare il pubblico.
Dentro il teatro, poi, potremmo vestirci come i protagonisti del “docufilm” che vedremo dopo… (un clochard, un rider, un musicista di strada, un giocoliere di strada, un volontario della Croce Rossa e altri personaggi del filmato).
La serata potrebbe anche manifestarsi poi attraverso varie possibilità: una danza (v. Giulia e Alessandra), musica dal vivo, i brani e i canti che abbiamo composto insieme, il “docufilm” che abbiamo realizzato…
Come l’anno scorso, potremmo far intervenire il pubblico perché dica quali emozioni vivono sulla strada…
